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Gay & Bisex

Andrea & Matteo - 6


di Marcus95
05.08.2022    |    12.930    |    13 9.5
"La scopata era molto erotica e molto animalesca..."
Capitolo 6: 25 Anni - Parte 2



Dopo la nascita di Giorgio Andrea decise di darsi una calmata con Matteo. I due avevano continuato a scopare per tutta la gravidanza della moglie. Il sesso con Matteo era una cosa stupenda per Andrea, godeva come non mai, il suo culo era così stretto e così caldo che era quasi meglio di una figa, sicuramente meglio di quella di sua moglie. Il culo di Matteo aveva una capacità di accogliere il cazzone di Andrea che era una specialità che solo poche donne sapevano fare.

L’atteggiamento di Andrea era molto cambiato così come quello di sua moglie. Tra i due non c’era più intimità. Tutto ruotava attorno a Giorgio, il nuovo nato. Tutte le loro attenzioni erano concentrate su di lui. Tra loro si parlavano e c’era un bel rapporto ma niente di sensuale o sessuale. Non si toccavano, non si sfioravano. Nulla di tutto ciò.

Andrea in pochi mesi iniziò ad andare ancora con Matteo, era una cosa bella da fare, si divertiva e Matteo era così passivo che aveva un culo meglio di una donna. Infine, glielo dava ogni volta che voleva senza fare storie. A volte le donne erano troppo complicate per Andrea.

Un giorno Andrea invitò Matteo a casa, si era detto per vedere la partita alla tv ma entrambi sapevano che sarebbero finiti a letto ancora prima di sentire il fischio di inizio. Tutti e due avevano voglia. Andrea voleva un culo stretto da scopare e Matteo un cazzone come quello di Andrea nel culo. Quel pomeriggio Andrea si ritrovò presto nudo e Matteo con dei nuovi jock che comprava esclusivamente per il sul migliore amico.

Matteo giocava molto con le palle grosse e pelose di Andrea che se le lasciava toccare.

«Sono enormi» disse Matteo cercando di prendere entrambi i coglioni nella mano.

«Sì, sono super sviluppato non solo di cazzo ma anche di coglioni» disse Andrea ridendo.

Matteo le toccava piano e passava le dita tra i peli sullo scroto ruvido. Le coccolava come due gioielli. Gli occhi di Matteo erano fissi su quei coglioni grandi.

«Se solo quelli della squadra potessero vederti ora» disse Matteo.

«Magari, altro che invidia. Me li scoperei tutti nella doccia. Sarebbe bello poterli rivedere. Prova a organizzare qualcosa».

«Certo» disse Matteo con ancora le mani sulle palle dell’amico.

Andrea si mosse e le palle tornarono a penzolare sotto l’erezione possente e piena di precum. Gli occhi di Matteo si spostarono dalle palle al cazzone grosso, lo voleva e lo desiderava.

«Succhia Teo, succhiami la minchia» ordinò Andrea.

Matteo prese in bocca velocemente il cazzo di Andrea e se lo lavorò per bene. Affondava facendo arrivare la cappella alla gola, poi lo tirava fuori e se lo sbatteva sulla faccia prima di rimetterlo in bocca. Gli piaceva molto giocare con il frenulo e a cappella. Muoveva la lingua in piccoli cerchi e l’eccitazione di Andrea si sentiva molto da come ansimava. Era stupendo vedere il suo volto eccitato.

«Ora ti mostro come si succhia un toro» disse Andrea secco.

Andrea mise le sue mani possenti dietro alla testa di Matteo e la tenne ferma. Il suo bacino si mosse velocissimo facendo entrare tutti i suoi centimetri in un solo colpo. Gli scopava la bocca e la gola come un matto. Il suo cazzone entrava ed usciva come un treno. Matteo sentiva il cazzone del suo migliore amico entrare ed uscire rapidamente e sentiva le palle sbattere sul mento. Era una sensazione strana ma sentire quei coglioni così grossi e sodi sbattergli addosso lo eccitava troppo. La bocca di Matteo era piena di precum di Andrea che scopandolo così forte era super eccitato e questo significava fare precum come una fontana. Andrea godeva come un matto nel vedere il suo cazzone entrare e uscire dalla bocca di Matteo.

«Bravo Teo, prendi il cazzone di un toro. Bravo apri la bocca e assapora il mio seme» diceva Andrea serio e molto eccitato.

I colpi di Andrea non accennavano a smettere o diminuire. Andava sempre più forte e più a fondo. Matteo voleva non finisse mai ma il cazzo di Andrea uscì dalla sua bocca e rimase fuori. Matteo era un po’ triste con solo il suo jock in bella mostra. Andrea lo prese saldamente e fece girare buttandolo sul divano. Matteo non aveva mai sperimento questa forza da parte di Andrea ma lo eccitava molto. Dentro al suo jock c’era il suo cazzo durissimo.

«Dai che ti scopo troia» disse Andrea sbattendo il cazzo contro il culo di Matteo.

Andrea si prese il cazzone in mano e lo puntò contro il culo aperto di Matteo. Lo avvicinò e lo picchiettò contro lubrificandolo per bene. Matteo godeva sotto quella carezza sapendo che in pochi attimi tutto sarebbe cambiato. Andrea prese la mira e questa volta non solo fece entrare la cappella dentro ma anche metà asta.

«Cazzo che male!» Si lamentò Matteo sentendo un palo nel culo.

«Stai zitto troia che ti piace. Senti il cazzo di un uomo nel culo puttana» gli rispose Andrea super eccitato.

Andrea non gli diede neanche il tempo di riprendersi che iniziò a scoparselo per bene facendo entrare tutto il cazzo prima di scoparlo come si deve. I colpi di Andrea erano potenti e feroci, molto animaleschi. I suoi coglioni sbattevano forte contro il culo di Matteo che mugugnava e godeva sentendo quel cazzone nel culo. Matteo voleva quel cazzone, voleva sentirlo tutto dentro e la cosa più bella era che era del suo migliore amico.

Andrea scopava Matteo tenendolo sempre il per jock che aveva. A Matteo piaceva quella sensazione di sottomissione che gli stava facendo provare Andrea. La scopata era molto erotica e molto animalesca. Matteo godeva e gemeva sotto i colpi ripetuti di Andrea che emetteva dei grugniti di eccitazione. I colpi di Andrea erano stupendi, potenti al punto giusto. Era un uomo che voleva e sapeva scopare.

«Oh sì cazzo scopami» disse Matteo per la prima volta, di solito non parlava.

«Oh porca puttana come ti scopo. Ti spacco il culo» rispose Andrea tirando un ceffone al culo di Matteo.

«Sì sì così, fammi sentire quanto sei uomo».

«Apri il culo troia che ti scopo come nessuno farà mai nella tua vita. Tu appartieni a me. Il tuo culo è stato creato per compiacere il mio cazzone» disse Andrea a denti stretti e aumentando il ritmo.

«Sì! Così scopami. Scopami il culo con quel tuo uccello».

«Senti che minchia grossa che ho. Ne hai mai vista una così eh? Ti spacco il culo puttana».

Matteo godeva a voce alta prendendo ogni colpo di Andrea che era diventato ancora più animale. Andrea era tutto sudato e si scopava il suo migliore amico.

«Vuoi che ti sborro nel culo come una puttana? Vuoi fare la cagna?» Chiese Andrea non pretendendo una risposta.

«Sì cazzo, ingravidami!» Rispose Matteo.

«Sì cazzo ti sborro nel culo cagna!» Urlò Andrea aumentando il ritmo per raggiungere l’orgasmo.

«Bastardo!» Urlò una voce diversa da quella di Matteo.

Andrea estrasse il cazzo dal culo di Matteo e si girò per vedere chi fosse. In quel momento vide sua moglie in piedi sulla porta e il suo cazzo iniziò a sborrare come non mai. Il primo fiotto di sborra raggiunse le scarpe di sua moglie. Andrea si prese il cazzo in mano per farlo smettere ma gli schizzi di sborra si susseguirono sparando a raffica sul divano e sulle pareti. Dopo altri schizzi il cazzo di Andrea smise di schizzare come un missile e la sborra colava lungo la capellona.

Andrea era fermo in mezzo alla stanza con il cazzo ancora durissimo e pieno di sborra bianca e calda. La moglie era pietrificata sulla porta con dei fiotti di sborra del marito sulle scarpe. Matteo era ancora a pecorina sul divano che non osava voltarsi. Aveva capito chi era la terza persona nella stanza. Il suo sangue era gelido nonostante la bella scopata con Andrea.

«Mi fai schifo! Sei un figlio di puttana» disse la moglie dopo un lungo silenzio.

«Senti, sei tu che non me la dai. Sono mesi e mesi che mi devo sparare le seghe. Almeno non ti ho tradita con una donna!» Disse furioso Andrea.

«Col tuo migliore amico? Che cazzo sta succedendo? Stammi lontano Andrea mi fai schifo!»

«Non fare la santa, puttana! Vai in giro a flirtare con tutti e a me la tua figa non la dai mai, troia» disse Andrea rosso in faccia e ancora nudo in mezzo alla stanza.

«Non gira tutto attorno al sesso coglione» urlò la moglie.

«Puttana!» Urlò Andrea.

«Scopati il tuo amichetto, io vado a trovarmi uno più bello di te, sfigato di merda!»

«Se dove cazzo vai? Dove minchia lo trovi un cazzo grosso e bello come il mio? Eh? Vieni quei e fatti scopare come ti piace. Vieni che ti apro il buco del culo!» Urlò Andrea avvicinandosi a sua moglie.

«Stammi lontano cazzo! Fai a farti fottere coglione!» Disse la moglie raccogliendo la borsa che le era caduta alla vista della scena e voltandosi per uscire.

«Un anno fa ti piaceva farti fottere dal mio cazzone. Dai ammettilo, quanto ti piace il mio minchione?» Urlò Andrea nudo e col cazzo ancora bello duro mentre la porta si chiudeva davanti a lui.

Il silenzio calò sulla stanza. Matteo si era messo a sedere e aveva visto e sentito tutto. Non osava parlare. Andrea era fermo di schiena, bellissima e possente. Una schiena da uomo.

«Devi ancora sborrare?» Chiese piano Andrea come se niente fosse successo.

«Tranquillo non c’è problema» disse pacato Matteo.

«Ti ho chiesto, devi ancora sborrare?» Disse con voce grave ed alta. Era incazzato e Matteo lo aveva capito.

«Sì, signore» rispose Matteo.

«Vai in camera mia, sborra sul mio letto, parte sinistra, è dove dorme la puttana. Vai!» Ordinò Andrea.

Matteo non avendo altra scelta si alzò in piedi ed andò in camera di Andrea e si tolse il jock e si segò. Andrea sentì dal salotto la sega di Matteo, specie quando iniziò a sborrare. In quel momento Andrea fece un sorrisetto.

Matteo ritornò in salotto e toccò la schiena di Andrea. Era calda e in tiraggio per via dello stress di qualche attimo prima.

«Bravo cucciolo» disse Andrea guardando in faccia Matteo.

Subito dopo gli sputò sulla bocca e lo baciò. In quel piccolo instante Matteo capì che era diventato di Andrea a tutti gli effetti. La cosa non gli dispiacque minimamente.

Matteo lasciò Andrea da solo e tornò a casa. Andrea andò in camera sua e vide la sborra di Matteo sulla parte sinistra del letto e sogghignò.

***

A tarda notte sua moglie entrò in casa e si preparò per dormire. Andrea era già a letto che guardava il telefono con la luce accesa. I due non si salutarono, rimasero in silenzio. La moglie stava per coricarsi quando vide le chiazze grandi. Sapeva che era sborra ma non sapeva di chi. Di Andrea, Matteo o altri?

Pur di non fare una scenata decise di mettersi a dormire coricandosi sulla sborra di un uomo ma nella mente stava già escogitando la sua vendetta.
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